mercoledì 14 marzo 2012

INVITO A PRANZO...

Ieri sono stata invitata a pranzo dalla mia nuova amica svedese; ho già raccontato quanto soffrissi della mancanza degli amici e quindi aver incontrato Lena mi ha reso davvero molto felice. Non vorrei sembrare presuntuosa, ma credo che solo chi si è trasferito, per più o meno tempo, riesca a capire davvero la "solitudine" e la "frustrazione" che si prova trovandosi in un paese straniero; arrivi al punto che ti basta un semplice cenno di saluto, un sorriso di uno sconosciuto, per rendere diversa la tua giornata, ti fa sentire quasti accettato ed è una sensazione impagabile, seppur temporanea e fittizia.

...Ma torniamo al mio invito a pranzo...diciamo che l'invito è nato perchè la scorsa settimana, durante il nostro pomeriggio di chiacchiera e caffè italiano, le ho chiesto quale fosse un piatto tipico svedese e, dopo alcuni dubbi, Lena mi ha parlato del "Falukorv". Ho giocato un po' d'astuzia, lo ammetto, perchè era inevitabile (almeno dal mio punto di vista) che non scattasse automaticamente un invito ad assaggiarlo (nella vita bisogna essere scaltri e cogliere le opportunità e visto che gli svedesi non sono particolamente ospitali, non quanto noi almeno, l'ho presa in contropiede!). All'inizio mi aveva invitato a pranzo alle 11:30 (?) ma vista la mia riluttanza a mangiare all'ora del reparto geriatrico, l'ivito è slittato alle 12:00...In segno di ringraziamento per l'invito, le ho portato il tiramisù fatto con la ricetta della mia zietta.
Diciamo subito che gli svedesi non hanno la minima idea di ospitalità (questo mi è stato confermato anche da altri, quindi non mi baso solo sulla mia esperienza); il tavolo non era apparecchiato, non avevo nemmeno il tovagliolo e Lena mi ha invitato gentilmente a servirmi da sola direttamente dalle pentole sul fornello (ammetto di essere forse troppo "bacchettona", ma a casa mia l'ospite quanto meno viene servito a tavola...mia mamma a questo punto sarà inorridita!).

Che cos'è il Falukorv? Si tratta di una salsiccia gigante ricurva, più che salsiccia come la conosciamo noi, direi un super wurstellone (ovviamente affumicato) di carne di maiale che viene tagliato a fette e scaldato/cotto (?) in padella. Come accompagnamento c'erano i "macaroni" cotti nel latte e l'isalata con pomodori, cetrioli e mais.
Devo ammettere che non è stato un pranzo atroce come la mia descrizione potrebbe lasciar intendere, ma credo che non lo comprerò da rifare a casa. Non ho detto che tutto quello descritto, ovviamente loro lo mangiano tutto mischiato insieme..io avevo i miei mucchietti nel piatto e lei invece li ha messi tutti insieme! Le ho spiegato che noi abbiamo il primo piatto, il secondo e il contorno e finalmente ha capito come mai, quando è andata in un ristorante italiano a Londra e ha ordinato una bistecca, non le hanno portato anche il contorno! Da bere mi è stata servita della Ramlosa aromatizzata, cioè acqua gassata al gusto di pesca (?)...una cosa disgustosa!
Finito il pranzo abbiamo mangiato il tiramisù con una bella tazzona di caffè americano; Lena era talmente entusiasta del dolce che mi ha chiesto se ho lavorato in una pasticceria; l'ho guardata esterrefatta (i dolci che preparo non sono niente di speciale, dovrebbe sentire quelli di mia sorella!) e le ho spiegato che in Italia molte donne cucinano e il tiramisù lo sanno fare pure i bambini; l'ho invitata la prossiama settimana per una seduta pomeridiana di "corso intensivo di tiramisù"... ho iniziato spiegandole che il mascarpone si trova nel reparto frigo, che non è liquido e che non  me lo sono portata dall'Italia al rientro dalle vacanze di Natale!

Un sorriso e un abbraccio a tutti!

2 commenti:

  1. Simpaticissimo questo post! Mi sono immaginata la faccia di Lena all'assaggio del Tiramisù! Che fortunata che è ad avere l'occasione di imparare a farlo!

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  2. ...peggio dei maccheroni cotti nel latte non potrà essere!! ;-)

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