lunedì 28 novembre 2011

GAMLA STAN

Ieri, io e Antonio siamo andati, come di consueto ormai, a Stoccolma; questa volta abbiamo deciso di andare a Gamla Stan, la città vecchia, il primo nuclo di insediamento della capitale.

Questa parte della città si raggiunge principalemente a piedi ed è anche la cosa migliore in quanto è formata da tante strette vie che salgono e scendono. Ovviamente sono presenti tantissimi negozi per turisti, ma ci sono anche tante piccole botteghe di artigianato locale...i prezzi sono assolutamente inaffrontabili, ma è bello anche solo ammirare le vetrine.

Per puro caso, visto che nessuno dei due ama usare le cartine e non avendo una meta precisa, siamo arrivati nella piazzetta dove si trova il Nobel Museum; qui siamo stati accolti da un mini mercatino pieno di gente, con bancarelle di ogni tipo, dagli immancabili dolcetti al cocco e cioccolato i "kokosbollar" alle mandorline croccanti (quelle che troviamo anche noi sul Listone per capirci), dai prodotti lapponi in lana, alle decorazioni per l'albero di Natale...il tutto con un sottofondo olfattivo di glogg caldo (credo sia una specie di vin brulè, ma non abbiamo ancora assaggiato perchè ci sono ancora 10°C!!) e dolcetti alla cannella e zenzero...una gioia per occhi e naso!!

Non abbiamo fatto alcuna foto perchè il tempo era pessimo, con una pioggerellina insistente e intermittente;il cielo era grigio e scuro anche alle 11.30 della mattina e quindi non sarebbe venuto bene niente...ovviamente oggi c'è stato un sole splendido!!

L'unica nota dolente della giornata a Stoccolma sono stati i € 30,00 spesi per il parcheggio coperto, sperando poi di non aver preso una quantità industriale di multe per divieto di accesso e utilizzo delle corsie per i pullman...credo che non andremo più a Stoccolma in macchina, costa troppo!!

Un sorriso e un abbraccio a tutti

VASA MUSEUM

Io e Antonio abbiamo deciso, tempo permettendo ovviamente, di dedicare la domenica alla visita di una parte di Stoccolma e magari anche di qualche museo.
Domenica scorsa abbiamo optato per il Vasa Museum, il museo dedicato alla nave Vasa appunto (il nome completo ve lo risparmio); si tratta di un galeone che nel XVII secolo, durante il suo viaggio inaugurale, è affondato nel bacino di Stoccolma...insomma, nemmeno il tempo di salpare le vele e questo affonda!!

Scherzi a parte, il museo è davvero bello, la nave è stata recuperata negli anni '60 ed è stata completamente restaurata; ora la si può ammirare in tutto il suo splendore.


Il galeone era stato  mal progettato, o meglio, le continue intromissioni da parte del Re Gustavo II, che come spesso accade ai governanti, voleva mettere bocca e dare consigli non richiesti, sbilanciarono  e resereo sproporszionata la nave, tanto che alla prima folata di vento, questa si inclinò, facendo entrare dalle aperture dei cannoni l'acqua che presto la fece affondare.
In pratica, la vanità di sua maestà, provocò l'affondamento dell'ammiraglia della sua flotta imperiale!...mi ricorda vagamente una situazione politica attuale...

Nel museo si può capire e vedere come vivevano questi poveri marinai, dalle dimensioni degli spazi, agli oggetti che usavano, dai vestiti che indossavano ai cibi che consumavano...davvero un bel museo, che consiglio di andare a visitare se decidete di venire a Stoccolma.

Un sorriso e un abbraccio a tutti

lunedì 21 novembre 2011

RAGU', TIRAMISU' E...

Sabato ho deciso di invitare a pranzo Janice e Roland, i nostri padroni di casa.

Ho pensato di fare cose semplici (io non sono una gran cuoca) e comunque, qualunque cosa avessi deciso di preparare, anche nelle mie mani sarebbe stato un successo visto che almeno ho sangue italiano e in cucina facciamo sempre bella figura con uno straniero.
Ho preparato una pasta al ragù, niente spaghetti perchè da noi non esistono gli "spaghetti alla bolognese" e niente tagliatelle per non metterli in difficoltà con la pasta lunga, quindi dei tortiglioni mi sono sembrati perfetti. Come secondo ho fatto una torta salata con gli spinaci e la ricotta e come dolce un tiramisù che avrebbe resuscitato anche un morto perchè, non trovando il marsala, ho imbevuto i savoiardi nel Whisky!

Il pranzo direi che è andato bene, credo che abbiano apprezzato tutto, anzi volevano portarsi a casa la torta salata rimasta, ma credo che il tiramisù li abbia un po' appesantiti.
Janice e Roland sono persone molto simpatiche e di una certa cultura; lei insegna svedese agli adulti e lui lavorava con gli elicotteri (ora è in pensione) ma è anche un bravo musicista ma non ho capito di che genere. Lui si occupa anche un po' di politica a livello lacale e ovviamente ci hanno chiesto della situazione politica italiana...da quello che abbiamo capito, loro ritengono gli italiani un po' come noi pensiamo ai polacchi o ai rumeni..ci guardano un po' dall'alto in basso e in un'occasione Roland ci ha paragonati ai turchi e ai kossovari.
Ora, è vero che ultimamente soprattutto, dovremmo vergognarci di quello che succede a "casa nostra", ma credo che gli svedesi siano un popolo un po' "razzista" e ipocrita. Hanno i supermercati pieni di roba da mangiare italiana, ascoltano la nostra musica e direi che storicamente non abbiano nulla da insegnarci...io non ricordo alcun loro rappresentante politico di spicco e a livello europeo non ho mai sentito parlare di grandi contributi da parte della Svezia.
Noi invece della Svezia che abbiamo? Filippa Lagerback che fa la bella statuina a "che tempo che fa" e ci dice che loro si lavano i denti con un chewingum?!

...almeno noi ci laviamo il sedere con l'acqua!!

Janice and Roland



un sorriso e un abbraccio a tutti!

BELLE DA GIOVANI...DECREPITE DA VECCHIE!!

Nell'immaginario collettivo, le svedesi sono delle belle ragazze e, per molti uomini italiani, anche un bel sogno erotico...ma come ho già avuto modo di dire in precedenza, non è proprio così.

Esistono delle belle ragazze, è ovvio, ma non sono così numerose come immaginavo, anzi, la maggior parte sono piuttosto insignificanti (parlo delle ragazze ma gli uomini sono anche peggio) e se facessimo una media con le belle ragazze italiane, sicuramente le batteremmo...e poi sembrano così "tristi", non ho ancora visto un sorriso sincero.

Questa mattina sono andata a fare la spesa alla Coop e alla cassa c'era una bella ragazza che avevo già visto altre volte e che mi ricordo in particolar modo perchè, una volta, mentre controllava la carta d'identità che le avevo dato insieme alla carta di credito, mi ha sorriso e mi ha detto che compivamo gli anni nello stesso giorno. Oggi, memore di questo insolito particolare, le ho chiesto se anche l'anno di nascita coincideva (sapevo benissimo che non poteva essere così, ma la vanità femminile non ha confini!) e lei mi ha risposto che eravamo quasi coetanee ma che lei era del 1991...la domanda che mi è balenata subito in testa è stata: "o sei una capra in matematica, oppure sei mooolto moooolto gentile!" Mi ha sorriso e ha aggiunto che si sentiva più vecchia.

Ma dico io...sei bella, bionda, alta come una pertica e pure giovane da far schifo e dici che ti senti vecchia?? questo popolo ha dei seri problemi se una "giovane pernice di montagna" si sente vecchia a 20 anni!!...o forse io davvero dimostro 25 anni e lei non sa fare i conti con la data di nascita sotto gli occhi e quindi io devo controllare lo scontrino della spesa che mi ha dato!!

In effetti comunque invecchiano male, molto male, perchè per strada si vedono moltissimi anziani che girano sostenuti dai carrozzini o dai bastoni. Secondo Antonio non sono molti di più dei nostri vecchietti artritici, solo che qui ne vediamo di più perchè escono a camminare e invece da noi stanno in casa a guardare "uomini e donne". Secondo me non è possibile che sia solo questione di diverse abitudini, perchè sono davvero tanti e considerando sempre il loro esiguo numero di abitanti per superficie quadrata, il conto non torna.

La domanda di oggi è:"ma il freddo non dovrebbe preservare"?

Un sorriso e un abbraccio a tutti

venerdì 18 novembre 2011

UFFICIO COMPLICAZIONI AFFARI SEMPLICI...

Tra le tante cose che ho fatto questa settimana, c'è anche quella che sono riuscita finalmente ad entrare nella palestra per chiedere informazioni.
Mercoledì sera alle 18.10 mi sono presentata e sono stata accolta da una splendida e infisicatissima finlandese che mi ha spiegato come funziona la palestra. In pratica la palestra è aperta dalle 5 della mattina alle 11 di sera e tu puoi accedervi quando vuoi; la palestra non ha nessun istruttore e tu puoi usare tutte le macchine e gli attrezzi che vuoi (non ci sono corsi di fitness in quella palestra); fanno abbonamenti annuali abbastanza convenienti ma dato che noi staremo qui solo qualche mese, abbiamo deciso che fosse meglio un abbonamento trimestrale (abbastanza caro) che mi permettesse di decidere se l'attività poteva piacermi.
Mi ha fatto vedere gli spogliatoi con le docce e tutti i prodotti per lavarsi e asciugarsi i capelli (eh sì, qui ti danno tutto loro!)...la prima cosa che ho pensato è stata che in Italia non sarebbe possibile perchè li ruberebbero subito..qui invece non ti viene da prenderli perchè non ce n'è alcun motivo, nessuno ti "fotte" appena ti giri!
Ho deciso di iscrivermi e con un po' di difficoltà ho compilato il loro modulo; tanto per capirci scrivono la data al contrario, cioè anno, mese, giorno!...e arriviamo al problema vero...il pagamento!
Qui se non hai un conto bancario svedese non puoi pagare...non accettano nè carte di credito, nè contanti così le ho detto che appena riceverò la fattura via mail, provvederò a fare un bonifico in line. Tra una settimana dovrei ricevere via posta il tesserino magnetico con il quale potrò accerdere alla palestra....o almeno era quello che mi è stato detto dalla bella finlandese...e invece...

...il giorno dopo ho ricevuto una mail (in svedese ovviamente, hai i miei dati e vedi che sono italiana e mi scrivi in svedese?!?) con su scritto che attendevano il mio codice di previdenza sociale...ancora...eh sì, tutte le volte che uso la carta di credito è un delirio perchè mi chiedono il "personal code" ossia il numero di previdenza sociale e tutte le volte devo dirgli che sono straniera e che in Italia non l'abbiamo e che può usare la mia data di nascita...e tutte le volte rimangono interdetti perchè non ho le altre 4 cifre che a loro interessano (una volta gli ho chiesto se anche loro hanno il giorno il mese e l'anno di nascita perchè ovunque la data di nascita è farmata da 8 cifre!!). Comunque ho risposto (in inglese) che non ce l'ho e che rimanendo solo pochi mesi non posso chiederlo.
Risposta di questa mattina? mi manderanno il tesserino per la palestra solo dopo che avrò pagato l'intera cifra anticipatamente!...non è forze discriminzione questa?

Un sorriso e un abbraccio a tutti

RIASSUNTO DI UNA SETTIMANA INTENSA

Questa settimana ho tardato nel pubblicare nuovi post nel blog perchè sono stata spesso fuori casa e poi sono successe cose importanti che non riguardano solo la nostra avventura svedese.

La mia cara e un po' matta amica Luisella, che vive negli Stati Uniti (ancora per poco perchè tra un po' torneranno nella vecchia Europa) ha partorito la sua splendida secondogenita Allegra!!
Quella matta mi ha chiamata dalla sua suite in ospedale il giorno del parto e lei e suo marito Francesco non facevano altro che ridere, tanto che le ho chiesto se l'avessero drogata, ma poi mi sono ricordata che lei è una vera forza della natura, con un carattere splendido e che ride sempre; mi ha presentato il suo medico e dopo poche ora ho visto le foto della loro splendida creatura...ieri sera poi mi hanno richiamata per farmela vedere dal vivo e, sappiatelo, appena l'avrò tra le braccia la "soffocherò" (metaforicamente parlando si intende) di baci...è bellissima!!!

Visto che in questo post ho deciso di rispettare perfettamente la privacy altrui, vi dico anche che domenica io e Bonsetti siamo stati invitati a prendere il thè a casa della famiglia di un altro italiano che lavora con Antonio, perchè siamo vicini di casa.
Questa amabile e attempata coppietta (hanno entrambi 70 anni...eh, la gioventù si spreca!!) ha passato la vita a girare per il mondo per via del lavoro di lui e per scelta, ci hanno detto, non hanno voluto figli (questa palla al piede). Ovviamente, data l'età, hanno potuto vivere in posti oggi assolutamente improponibili come l'Iran, durante gli anni del boom economico e quindi ci hanno raccontato cose incredibili (almeno per me).
Considerando che la signora sta sempre in casa e non ha la macchina (sospetto che non abbia nemmeno la patente), martedì le ho chiesto se voleva venire con me a vedere dei negozi verso Stoccolma, circa a 45 km da Nynashamn. Forse dovrei aggiungere che il marito mi ha chiamata la sera prima per chiedermi dove volevamo andare, a che ora la passavo a prendere  e per che ora la riportavo a casa...mi sono sentita un po' come mio papà quando faceva il "terzo grado" ai miei o agli accompagnatori di mia sorella quando eravamo minorenni ( e non solo)...che imbarazzo!!
Durante le nostre "ore d'aria" concesseci da SUO marito (Antonio non si permetterebbe mai di fare una cosa del genere, anche perchè sa bene che mi sono portata la macchina per non essere dipendente da nessuno e per poter andare dove voglio e quando voglio), ho comprato una tuta fikissima!! Più che una tuta è un tutone, tutto intero, tipo quello di Super Pippo per  capirci, interamente felpato con una cerniera che arriva a chiudere il cappuccio; loro la usano da stare comodi in casa (come faccio io) oppure sotto ai vestiti per il freddo.

Un sorriso e un abbraccio a tutti

LA VERA PIZZA...QUESTA SCONOSCIUTA!!

Sabato sera io e Antonio abbiamo deciso di provare una delle pizzerie che si trovano a Nynashman...la prescelta di sabato è stata "Pizza house".

Diciamo subito che di "house" ossia "casa" quella pizzeria non ha proprio niente...da fuori sembra un'officina e dentro...bhè, non è molto diversa. Tuttavia abbiamo deciso di provarla perchè i nostri padroni di casa ci hanno detto che è la migliore della città (andiamo bene!!).
Dato che ci siamo amabilmente adeguati agli orari svedesi, alle 18.30 (lo so, non inorridite vi prego) ci siamo presentati in pizzeria e ci siamo messi in coda per ordinare (qui le code si rispettano, mica come da noi); nell'attesa abbiamo cercato di capire cosa prevedesse il menù locale per poter meglio scegliere la pizza...e qui arriva il bello!!
Le pizze hanno tutti nomi italiani, (spesso scritti anche il modo errato): "Vesuvio", " Napoli", "Romana", "Capricciosa" e così via, peccato che nessuna di queste corrisponda alla nostre pizze italiane! La Vesuvio per esempio è: pomodoro (ovviamente rielaborato secondo i loro gusti, quindi con erbe varie e spezie), formaggio (no mozzarella), salame e aglio.
Eviterò di elencare tutte le pizze che non corrispondono alle nostre perchè dovrei scrivere di 87 pizze diverse (lo so perchè abbiamo il listino a casa); quello che vorrei sottolineare invece è la "fantasia" per non chiamarlo cattivo gusto che hanno nelle pizze.
Ce ne sono alcune che prevedono l'utilizzo insieme di: pomodoro, formaggio, ananas, banana e curry, oppure la "quattro stagioni" è: pomodoro, formaggio, funghi freschi, (una cosa che non ho ancora identificato nemmeno con il dizionario e il traduttore on line, ma sospetto sia una variante del "loro" ragù) molluschi, olive e carciofi...aaahhhahaha!!! Gli abbinamenti per noi sono davvero improponibili e ce ne sono alcune che prevedono pure (oltre ai vari ingredienti) anche il Kebab!!

Ieri Janice mi ha detto tutta orgogliosa, che suo marito è l'artefice della pizza che si chiama "Roland Special" fatta di: kebab, insalata, pomodoro, cetrioli e peperoni...ma io dico...c'è bisogno di vantarsi di una cosa abominevole come questa?!?

Alcune pizze poi prevedono anche delle "salse"a parte; sinceramente non abbiamo ancora capito perchè e cosa possano essere, ma rimaniamo volentieri nel dubbio.

Volete sapere cosa abbiamo preso noi? Antonio è stato tanto temerario da farsi fare solo la base della pizza con olio e rosmarino (la schiacciata insomma) e io ho preso una prosciutto e funghi freschi che nel complesso ho mangiato anche volentieri...il freddo aumenta la fame!!

un sorriso e un abbraccio a tutti

venerdì 11 novembre 2011

PASSEGGIATA TRA LE FATE




Questa mattina i nostri padroni di casa hanno deciso di portarmi a fare una bella passeggiata tra i boschi, così alle 10.30 mi sono passati a prendere e con la macchina mi hanno portato all'inizio di un bosco...scesi dalla macchina, Roland mi ha chiesto se avevo una cartina...eh?? ma come, volete abbandonarmi nel bosco???...per sicurezza e sorridendo gliel'ho chiesto!!

Appurato che non volevano abbandonarmi, ci siamo incamminati lungo un percorso tra gli alberi....non so davvero come descrivere la meraviglia dei posti che ho visto...attraverso il bosco si raggiungono delle piccole insenature, delle baie oppure degli istmi che si protendono verso il Mar Baltico come fossero lunghe dita affusolate. Il bosco fa da collante e per raggiungere questa o quella baia, occorre attraversarlo ogni volta e ogni volta hai come la sensazione che le fate o gli gnomi possano esistere davvero.
Janice mi ha detto che loro non sono molto religiosi ma molte persone vanno nella natura a pregare...posso capire perfettamente il perchè...gli elementi naturali sono splendidi e tutto sembra così in armonia e in pace.
Credo che in questi posti si possa raggiungere un tale livello di profondità introspettiva che in pochi altri posti ho sentito...ora capisco perchè molta gente fa lunghe camminate e si ferma a contemplare il mare. C'è un'energia "pulita" e "sana".

SPA di Nynashamn
Lungo il tragitto c'è una struttura adibita a SPA e Janice mi ha detto che oltre a fare i massaggi o altri trattamenti, si può fare la sauna e poi ci si butta in mare...mi ha raccontato che quando aveva 15 anni lei e i suoi amici facevano spesso il bagno in Febbraio e che spostavano i pezzi di ghiaccio per non essere schiacciati. Spero che non fossero delle "balle" raccontate alla italiana credulona, ma conoscendo i due soggetti posso pensare che l'abbiano fatto sul serio...in ogni caso io le ho risposto che per me lei è matta e che io, essendo italiana, amo il caldo e che non lo farei mai. Janice mi ha risposto che sarei la prima donna italiana a farlo....MA SCHERZIAMOOOO!?!

Tornando alla nostra passeggiata nel bosco, una cosa divertente è che, ogni volta che gli svedesi si incontrano, si dicono: "Hej- Hej!" cioè "ciao" per due volte e lo fanno anche se non si conoscono. Ovviamente io facevo lo stesso ed è diventato una specie di gioco tra me e Roland che mi "sfidava" a farlo per prima ogni volta che incontravamo qualcuno...povero illuso, mica mi faccio spaventare da queste sciocchezze...sono diventata abilissima a dire "Hej"!!.

Sulla via di casa mi hanno voluto far vedere un bellissimo (e costosissimo) negozio di roba da mangiare che si trova sul porto...vendono pesce fresco e già cotto e puoi trovare ovviamente il salmone ma anche le aragoste, gli scampi, i granchi e i gamberi normali o affumicati (fuguriamoci). Il caviale del Nord della Svezia è molto pregiato e arriva a costare fino a € 150,00 al kg...per quanto mi riguarda se lo possono anche tenere ma capisco che sia una prelibatezza!!

...Tra fate, gnomi e caviale oggi è stata davvero una splendida mattinata.

Un sorriso e un abbraccio a tutti

mercoledì 9 novembre 2011

PERDERSI...PER TROVARE LA STRADA!!

Mio marito Antonio ama molto....perdersi!! Mi spiego meglio...Antonio, quando è nel suo tempo libero, quando non ha nessuno che gli corre dietro, quando è tranquillo insomma, ama letteralmente perdersi nelle strade che non conosce.

Forse dovrei spiegare meglio il concetto: Antonio ama cercare "le sue strade", non usa il navigatore e imbocca strade solo per il gusto di vedere dove portano; dice che è il modo migliore per conoscere il posto in cui ci si trova e credo che abbia davvero ragione.

Ho deciso di scrivere del "perdersi...per trovare la strada" per diversi motivi. Il primo è che, trovandoci in Svezia, in un paese quindi straniero e sconosciuto, il modo migliore per conoscerlo è perdersi tra le sue sensatissime strade...anche volendo è impossibile perdersi...sono noiosi anche in questo!!

Il secondo motivo è perchè credo che sia una bellissima metafora di vita...quante volte ci siamo sentiti "persi" nella nebbia della nostra vita e quante volte, una volta ritrovata la via di casa, ci siamo sentiti più forti e più "grandi" di prima?!?...in fondo è nelle difficoltà che si cresce, non nelle abitudini.

Il terzo motivo è perchè, all'inizio, non amavo molto il modo di comportarsi di Antonio...io, in un paese straniero, NON voglio girovagare senza meta o essere in balia di una curva interessante, voglio poter giungere sana e salva alla destinazione che mi ero prefissata!!Il modo di agire di Antonio mi ha irritato moltissimo, ma poi ho capito che aveva assolutamente ragione e che dovevo "uscire" dalle mie strade sicure e provare ad imboccare le  sconosciute.

...Antonio ha ragione...nella vita bisogna perdersi ogni tanto per capire davvero dove ci si trova!

Un sorriso e un abbraccio a tutti

martedì 8 novembre 2011

VICINI DI CASA...PELOSI!!

L'altro giorno ho scoperto una cosa stupenda...abbiamo dei vicini di casa bellissimi e pelosissimi!!

Abitano nella casa di fronte e sono super affettuosi, quando li chiamo arrivano trotterellando e si fanno fare tutte le coccole del mondo. L'altro giorno ne ho preso in braccio uno e mi ha riempito di baci e fusa...evviva la pet-terapy!!

Eccovi qualche foto dei gattoni svedesoni...






...mi manca tanto la mia Penny, anche se è grassottella, con un carattere difficile e poco affettuosa...


Un sorriso e un abbraccio a tutti

IKEA PIù GRANDE DEL MONDO

Domenica mattina io e Antonio ci siamo alzati tardi, bhè da domenica mattina svedese...alle 7.30 eravamo svegli!!...il nostro folle sabato sera è stata pizzetta fatta da  me (cattiva), birretta (per me) e filmetto che alle 22:00 è finito!!
Avevamo già programmato di andare a vedere l'IKEA più grande del mondo che si trova fuori Stoccolma e alle 9:00 siamo partiti e indovintate un po'?!?...NON C'ERA NESSUNO per la strada!!

Sono ancora scioccata per la poca gente che si vede in giro...dove sono tutti??
Secondo Antonio, il motivo per cui ci sono poche persone in giro e anche il perchè funziona tutto così bene (per loro) è che sono pochi rispetto al territorio che occupano...l'Italia occupa un territorio pari a 300.000 km2 con circa 60.000.000 di abitanti...la Svezia invece ha circa 450.000 km2 per soli 8.350.000 abitanti...fate voi i conti!!

l'Ikea è bella, una bellissima parte espositiva, ma le cose che si possono comprare sono esattamente quelle che troviamo da noi...niente di più niente di meno.

Nel complesso è stata una gita divertente.

Un sorriso e un abbraccio a tutti

sabato 5 novembre 2011

SVEZIA CATARIFRANGENTE

Comincio davvero ad adorare questo popolo così...preciso e funzionale.

L'altro giorno Antonio mi ha detto che la nostra precedente padrona di casa ci ha fatto un piccolo regalo: ci ha regalato questi:





cosa sono? sono due piccoli catarifrangenti.
a cosa servono? ma che domanda...ovviamente per quando si cammina per strada!!

...Eh?? già, sembra che sia pure obbligatorio...chiunque cammini per strada (ovviamente non nel centro del paese) deve indossare uno di questi (ne ho visti anche di molto carini a forma di orsetto) per poter essere visto meglio mentre passeggi!!

Antonio si è adeguato benissimo alla Svezia...per lavoro ha un giubbino giallo e blu completamente fosforescente con le bande laterali catarifrangenti...è un lampione!!

Persino i cani hanno il cappottino catarifrangente!!

Un sorriso e un abbraccio a tutti

VEDERE, ANNUSARE, SENTIRE INTENSAMENTE

Antonio dice che vivere in un paese straniero ti porta ad esasperare tutte le sensazioni; credo sia vero, ma credo anche che, almeno per quanto riguarda me, sia una questione di maggiore attenzione ai dettagli.
Vivere un'esperienza come questa (che desideravo da una vita) ha sicuramente accentuato tutti i miei sensi...sono talmente avida di particolari che effettivamente noto le piccole cose che a casa non guarderei perchè sarebbero comunque parte del mio bagaglio culturale italiano.

Mi spiego meglio: in casa sento odori nuovi, estranei alle nostre abitutini culinarie e non solo...sento odori di erbe aromatiche diverse come il dragoncello, il finocchietto, l'aneto, mentre mancano l'origano, il basilico e il rosmarino tanto cari alla cucina italiana (ieri al supermercato ho comprato una piantina di rosmarino e una di timo tanto per dare un tocco italiano alla casa).

Per strada vedi giocare i bambini ad hockey (ovviamente con le scarpe, ma so che appena verrà la neve aprirà la pista di ghiaccio), mentre da noi i bambini giocano a calcio...ecco una cosa nuova che ho notato!!

Per quanto riguarda il sentire è presto detto...la lingua svedese è talmente lontana dalla nostra lingua latina che sembra di sentire un registratore incantato sulle consonanti mentre ha una patata incastrata in gola; la padrona di casa l'altro giorno mentre parlavamo mi  ha corretto nella pronuncia di Osmo (un paesino vicino Nynashamn). Mi ha letteralmente detto di pronunciare la "e" e poi mi ha spinto le guance in avanti fino a farmi diventare le labbra come, come avrebbe detto mia nonna, il culo di una gallina (provate tanto per sentire cosa succede). Questa tecnica ha avuto due risultati: mi ha fatto sentire come in una candid camera e mi ha confermato la notevole differenza tra le nostre due lingue.

Sospetto che la signora sia o sia stata un'insegnante...mi ricorda tanto mia mamma quando "sale in cattedra" e mi spiega le cose (ti voglio tanto bene mamma!!).

Un sorriso e un abbraccio a tutti

venerdì 4 novembre 2011

LA PRIMA TENERINA SVEDESE

Ho pensato che per festeggiare l'entrata dei Bonsetti nella loro nuova casa (bhè, almeno per 8 mesi circa), di fare la mia prima "tenerina".

Dopo aver trovato tutti gli ingredienti del caso (ho trovato finalmente anche il famoso burro senza sale, così ora ho ben tre tipi di burro diversi e se non morirò quest'anno di infarto per l'ostruzione di qualche arteria, sarò a posto per il resto della mia vita!!), mi sono prodigata nella preparazione della suddetta.

Per l'occasione ho acceso il camino...sono diventata anche fuochista nelfrattempo... ho acceso un po' di musica e sono partita. Premetto che i dolci non sono proprio il mio forte; adoro prepararli, ma il risultato non è sempre come uno si aspetta.
Devo ammettere che il problema sono io perchè la preparazione dei dolci richiede estrema precisione nelle dosi (qualcuno paragona la riuscita di un dolce ad un'equazione matematica...e io sono sempre stata una schiappa in quella materia); inoltre a me piace sperimentare e seguire le "regole" non è mai stata tra le mie qualità migliori, quindi...potete ben immaginare cosa potrebbe mai uscire dal mio forno!!

Il primo ostacolo l'ho incontrato subito...avevo completamente dimenticato che occorre montare a neve le chiare e senza sbattitore elettrico è praticamente impossibile (ok, impossibile per me). Il risultato è stata una cosa viscida, semi trasparente, con le bolle...blhààaaaa!!
Le uova poi sono transgeniche...per ogni uovo, all'interno ci sono 2 tuorli, quindi dovendo usare 3 uova...io ho usato 6 tuorli!!

Di seguito potete ammirare la mia creazione...


Ora, non soffermiamoci troppo sul "bozzolo" alla destra del capolavoro...la montagna è poi rientrata e sono riuscita a camuffarlo sotto lo zucchero a velo....

Com'è?..non lo so ancora, la darò ad Antonio da assaggiare!!

Un sorriso e un abbraccio a tutti

GLI SVEDESI, QUESTI GOLOSONI!!

Chi l'avrebbe mai detto? gli svedesi sono un popolo di veri GOLOSONI!!

Sempre per citare i miei amati supermercati, bisogna ammettere che in fatto di dolci, dolcetti e, diciamolo pure, schifezze varie, gli svedesi sono dei veri esperti!! Non avevo mai visto una quantità tale di dolci nei supermercati...ci sono intere corsie di dolci, caramelle e altre "sbalderie" (per citare un termine propriamente ferrarese).
Avete presente quelle distese di caramelle gommose a tutti i sapori che invadono le nostre bancarelle del listone durante il periodo natalizio? Ecco, i supermercati, (anche il LIDL, per capirci) ne sono pieni!!
La gente ha intere file di dolci su cui scegliere, a tutti i gusti; prendono il loro bel sacchettino e armati di paletta li riempiono fino all'orlo!!

Ho saputo, leggendo la guida Mondadori, che esiste un vero e proprio evento quotidiano, chiamato "fika paus", ossia la nostra pausa caffè dove gli svedesi, oltre a bere ettolitri di quel caffè imbevibile che regna al di fuori dell'Italia, mangiano i "bullar" ossia panini dolci e altre torte o biscotti. Insomma, un evento riconosciuto persino durante il lavoro.

La domanda di oggi è quindi: sarà per quello che gli svedesi, o meglio le svedesi, tanto apprezzate a livello estetico e considerate da molti maschi italiani, un sogno erotico, sono "fighe" da piccole, ma crescendo diventano dei veri e propri "bauli"!?!

Un sorriso e un abbraccio a tutti

mercoledì 2 novembre 2011

PASSEGGIATE TRA I MIEI PENSIERI

In Svezia sembra che camminino tutti; ad ogni ora del giorno, se guardo fuori dalla mia finestra,  vedo persone di ogni età che camminano … semplicemente  oppure con i bastoncini del Nordic walking.

Curiosa come un gatto, l'altra mattina mi sono vestita e mi sono incamminata pure io … bhè, a poche centinaia di metri da dove stiamo, comincia una bellissima camminata pedonale che costeggia tutta una parte di costa (siamo sul Mar Baltico), ci sono insenature, piccole spiaggette e il tutto mentre si attraversa il bosco! Il paesaggio è da togliere il fiato, sembra di passeggiare su un altro pianeta, completamente disabitato e ancora felice di esistere.

Ieri pomeriggio ho deciso di ripetere l’esperienza e mi sono incamminata di nuovo e ho scoperto altri scorci che non avevo notato ieri e poi, forse complice anche il silenzio e la pace che ti circonda, mi sono trovata a riflettere sulle differenze tra “noi” e “loro” , tra “qui” e “lì” ed ecco cosa ho pensato (condivisibile o meno) :

La Svezia è bellissima con i suoi enormi e sconfinati boschi, con le sue coste  tranquille e pulite e con i colori dell’autunno che da noi ormai non ci sono più … ma anche l’Italia è splendida, anzi forse lo è di più perché è ancora più diversificata, caotica e “colorata”… qui è tutto in ordine, sembra sempre pronto per una foto perfetta, da noi invece sembra sempre tutto sull’orlo del precipizio, pronto a cadere. Anche “loro” (il termine è solo abbreviativo e non dispregiativo intendiamoci) sembrano molto sereni e tranquilli, cordiali con tutti;  hanno il tempo di fermarsi e guardare il mare o le anatre che nuotano pigramente nel laghetto … hanno il lusso di potersi prendere del tempo! Per farvi un esempio concreto delle nostre differenze, durante la passeggiata di oggi pomeriggio ho visto una donna che contemplava il mare e io cos’ho pensato? ”Speriamo che non si voglia buttare giù dalla scogliera!”. Oppure ho visto quello che credo fosse un papà con un bimbo seduti su una panchina che guardavano le anatre nell’acqua e io cos’ho pensato?:”non l’avrà mica rapito alla sua mamma?...magari è un padre frustrato che dopo un duro divorzio ha deciso di rapire il figlioletto!!”… SIAMO TROPPO ABITUATI ALLE COSE BRUTTE, ALLE COSE CHE VANNO MALE!!

Cominciano presto la mattina, alle 7:00 direi che moltissimi cominciano a lavorare (per via della luce) ma poi alle 17:00 corrono a casa dalle loro famiglie; gli straordinari non si fanno e i week-end sono intoccabili. … E noi? Lavoriamo come matti, anche oltre l’orario di lavoro, spesso i sabati o le domeniche si cerca di fare ore straordinarie (ove possibile) per guadagnare qualche cosa in più e non per pura velleità o cieca cupidigia, ma perché si ha la reale necessità di un po’ di soldi in più per arrivare alla fine del mese!! Arriviamo a casa stanchi e incazzati e la nostra famiglia ci sembra un covo di altri problemi perché, diciamocelo pure, dovendo lavorare entrambi, si arriva entrambi a casa incazzati!!

Noi arranchiamo e cerchiamo di arrangiarci come possiamo, “loro” invece non ne hanno alcun bisogno perché … VA TUTTO BENE!!

La domanda che non ho potuto fare a meno di pormi è: perché da “noi” non è possibile arrivare allo stesso risultato? Se esiste un modello che funziona, perché non lo possiamo seguire anche noi?

La “loro” perfezione è anche noiosa per noi, ma una via di mezzo no?!?



Un sorriso e un abbraccio a tutti

IL BANCOMAT DELLE BOTTIGLIE

Ieri  mattina ho provato l’esperienza di usare il “bancomat delle bottiglie”; chiamo così il loro sistema di raccolta differenziata per bottiglie di plastica e lattine.

Basta recarsi in un supermercato e all’ingresso ci si trova in una piccola stanzetta dove si trovano questi “bancomat” ; usando sempre la mia proverbiale faccia tosta ho chiesto ad una ragazza come funzionano ed è molto semplice: infilando nell’apposita apertura una bottiglia di plastica o una lattina, la macchina la riconosce e la risucchia al suo interno.

Al termine delle operazioni, basta schiacciare un pulsante (quello verde perché il giallo nemmeno loro sanno a che serve) e la macchina ti rilascia uno scontrino con un importo che ti verrà stornato alla cassa del supermercato….è GENIALE!!

Questa volta ho inserito solo poche bottiglie, ma ho avuto un ristorno di quasi € 1,00 sulla spesa….così si che ti rendi conto che la raccolta differenziata fatta bene incide sulla tassa dei rifiuti, altrochè quella che si fa da noi!!

Nota dolente è che fanno una discriminazione con le bottiglie che non sono svedesi…Avevo ancora due bottiglie di acqua del nostro viaggio, ma quelle non le ha volute!

Ora, Antonio mi ha spiegato che sono molto attenti a non fare discriminazioni o atti di razzismo perché sono severamente vietati….la domanda quindi è la seguente:

posso denunciare un atto di razzismo nei confronti di due bottiglie di acqua italiana??

Un sorriso e un abbraccio a tutti

martedì 1 novembre 2011

E' ARRIVATA CLEMENTINA!!

Ieri finalmente è arrivata Clementina, la mia mitica macchina!!
non avrei mai pensato di portarla fino in Svezia, ma è un'ulteriore conferma che al mondo non si può mai dire...

Dopo un viaggio di 4 giorni, ieri è arrivato Massimo, il papà di Antonio che si è offerto gentilmente di fare il viaggio con la  mia macchina...il problema è che il giorno prima di partire per la Svezia, Clementina ha pensato bene di farsi uscire delle spie strane...ricoverata d'urgenza dal meccanico, la diagnosi è stata: un semplice contatto nella pedaliera, niente al motore per fortuna.

...Tutto a posto...peccato che arrivato in Germania, la spia (anzi le spie) si siano di nuovo accese e quindi il povero Massimo si è fatto l'intero viaggio con l'ansia di rimanere a piedi da un momento all'altro.

L'importante comunque ora è che ho la macchina e che se avrò bisogno di assistenza, abbiamo già trovato un centro wolkswagen a pochi km da noi....Clementina ora è con me e sarà la mia fiera e fidata compagna di scorribande!!

un sorriso e un abbraccio a tutti

LA PRIMA VOLTA A STOCCOLMA

Domenica abbiamo deciso di fare la nostra prima gita a Stoccolma.

Stoccolma dista solo 60 Km da Nynashamn, quindi in circa 45 min. di macchina arrivi in centro; c'è un'autostrada (la n° 73) che collega le due città e ieri mattina alle 10:00 circa, non c'era nessuno!!

Siamo arrivati agevolmente nel centro di Stoccolma, quello più turistico di tutti, con i suoi tanti negozi di souvenirs, le bandiere gialle e blu e i pupazzi di alce; c'è una bella passeggiata pedonale che attraversa due ponti (Stoccolma è sull'acqua).
Sicuramente le prossime volte che andremo, cercheremo di scoprire la città in modo diverso, ma come prima volta era giusto fare il giro più semplice...in fondo avremo tutto il tempo e ambientarsi richiede pazienza.
La cosa più "strana" della nostra gita è stato il menù che abbiamo visto in un ristorante, che proponeva l'alce tra i suoi piatti....ma in fondo è strana solo per noi che viviamo in Emilia, la patria del maiale in tutte le sue forme, probabilmente, se i tortellini fossero nati in Svezia, sarebbero fatti con la carne di alce!!

Un sorriso e un abbraccio a tutti