mercoledì 2 novembre 2011

PASSEGGIATE TRA I MIEI PENSIERI

In Svezia sembra che camminino tutti; ad ogni ora del giorno, se guardo fuori dalla mia finestra,  vedo persone di ogni età che camminano … semplicemente  oppure con i bastoncini del Nordic walking.

Curiosa come un gatto, l'altra mattina mi sono vestita e mi sono incamminata pure io … bhè, a poche centinaia di metri da dove stiamo, comincia una bellissima camminata pedonale che costeggia tutta una parte di costa (siamo sul Mar Baltico), ci sono insenature, piccole spiaggette e il tutto mentre si attraversa il bosco! Il paesaggio è da togliere il fiato, sembra di passeggiare su un altro pianeta, completamente disabitato e ancora felice di esistere.

Ieri pomeriggio ho deciso di ripetere l’esperienza e mi sono incamminata di nuovo e ho scoperto altri scorci che non avevo notato ieri e poi, forse complice anche il silenzio e la pace che ti circonda, mi sono trovata a riflettere sulle differenze tra “noi” e “loro” , tra “qui” e “lì” ed ecco cosa ho pensato (condivisibile o meno) :

La Svezia è bellissima con i suoi enormi e sconfinati boschi, con le sue coste  tranquille e pulite e con i colori dell’autunno che da noi ormai non ci sono più … ma anche l’Italia è splendida, anzi forse lo è di più perché è ancora più diversificata, caotica e “colorata”… qui è tutto in ordine, sembra sempre pronto per una foto perfetta, da noi invece sembra sempre tutto sull’orlo del precipizio, pronto a cadere. Anche “loro” (il termine è solo abbreviativo e non dispregiativo intendiamoci) sembrano molto sereni e tranquilli, cordiali con tutti;  hanno il tempo di fermarsi e guardare il mare o le anatre che nuotano pigramente nel laghetto … hanno il lusso di potersi prendere del tempo! Per farvi un esempio concreto delle nostre differenze, durante la passeggiata di oggi pomeriggio ho visto una donna che contemplava il mare e io cos’ho pensato? ”Speriamo che non si voglia buttare giù dalla scogliera!”. Oppure ho visto quello che credo fosse un papà con un bimbo seduti su una panchina che guardavano le anatre nell’acqua e io cos’ho pensato?:”non l’avrà mica rapito alla sua mamma?...magari è un padre frustrato che dopo un duro divorzio ha deciso di rapire il figlioletto!!”… SIAMO TROPPO ABITUATI ALLE COSE BRUTTE, ALLE COSE CHE VANNO MALE!!

Cominciano presto la mattina, alle 7:00 direi che moltissimi cominciano a lavorare (per via della luce) ma poi alle 17:00 corrono a casa dalle loro famiglie; gli straordinari non si fanno e i week-end sono intoccabili. … E noi? Lavoriamo come matti, anche oltre l’orario di lavoro, spesso i sabati o le domeniche si cerca di fare ore straordinarie (ove possibile) per guadagnare qualche cosa in più e non per pura velleità o cieca cupidigia, ma perché si ha la reale necessità di un po’ di soldi in più per arrivare alla fine del mese!! Arriviamo a casa stanchi e incazzati e la nostra famiglia ci sembra un covo di altri problemi perché, diciamocelo pure, dovendo lavorare entrambi, si arriva entrambi a casa incazzati!!

Noi arranchiamo e cerchiamo di arrangiarci come possiamo, “loro” invece non ne hanno alcun bisogno perché … VA TUTTO BENE!!

La domanda che non ho potuto fare a meno di pormi è: perché da “noi” non è possibile arrivare allo stesso risultato? Se esiste un modello che funziona, perché non lo possiamo seguire anche noi?

La “loro” perfezione è anche noiosa per noi, ma una via di mezzo no?!?



Un sorriso e un abbraccio a tutti

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