Purtroppo (o per fortuna) siamo arrivati al nostro ultimo giorno di viaggio: Vienna - Ferrara!
E' stato un viaggio attraverso l'Europa davvero molto bello ed interessante, abbiamo visto posti stupendi e incontrato gente incredibile, ma forse non dovremmo essere tanto sorpresi, in fondo è per questi motivi che è bello viaggiare!
A tratti è stato un viaggio "fantozziano", pieno di "sfighe" e di contrattempi, ma anche molto istruttivo; la cosa fondamentale che io e Antonio abbiamo imparato è stata che non dobbiamo mai arrabbiarci insieme, ma dobbiamo alternarci, perchè altrimenti le congiunzioni astrali negative si sommano e si creano problemi grossi.
Altra cosa fondamentale è che, in qualsiasi viaggio uno si appresti a compiere, la compagnia giusta è fondamentale! Io e Antonio non abbiamo fatto le "classiche vacanze estive", sdraiati al sole su una spiaggia a sorseggiare aperitivi (cosa che io adoro!), ma abbiamo scelto di fare una vacanza alternativa, con tutti i pro e i contro del caso. Nelle difficoltà incontrate, abbiamo visto che rimanere calmi e cercare di divertirsi il più possibile, cercando di prendere tutto con molta filosofia, aiuta a venirne fuori.
Purtroppo ho saputo da amici, che hanno fatto le "classiche vacanze estive" in posti da sogno, che anche se non hanno avuto le nostre sfighe, non hanno fatto delle gran belle vacanze perchè hanno sbagliato la compagnia...ecco perchè insisto che non è importante che tipo di viaggio si decide di fare, ma quanto è fondamentale scegliere le persone con cui siamo in sintonia e che ci sanno far star bene.
Un sorriso e un abbraccio a tutti!
DIARIO SVEDESE DI UNA FERRARESE
mercoledì 12 settembre 2012
EUROPEAN TOUR 2012: VIII GIORNO VIENNA
Appena ci siamo svegliati, abbiamo pensato che Vienna era la
nostra ultima tappa e ci siamo sentiti un po’ tristi, ma la fame del mattino
(la mia ovviamente) ha preso il sopravvento e siamo corsi a prendere la
metropolitana per andare in centro e fare colazione. Una volta rifocillati da
un ottimo cappuccino con pasta (all’estero fanno davvero degli ottimi
cappuccini!), siamo partiti alla volta del nostro, ormai collaudatissimo, “Hop
on Hop off”; questa volta abbiamo scelto tutti e tre gli itinerari previsti,
così abbiamo potuto vedere la città da ogni angolo.
Sicuramente la cosa più entusiasmante è stata la reggia di
Schonbrunn, ossia la casa di Sissi; non siamo entrati a visitare anche gli
interni perché eravamo sempre di corsa, visto che la nostra visita a Vienna è
durata solo un giorno, ma abbiamo fatto un giro nei giardini, che sono
meravigliosi.
Altra tappa obbligatoria quando si visita Vienna è il
Prater, ossia il celebre parco divertimenti viennese, famoso soprattutto per la
sua ruota panoramica.
Durante il nostro tour di Vienna, abbiamo attraversato
diverse volte il Danubio e la cosa curiosa che ci è stata spiegata è che hanno
costruito un’isola artificiale per proteggerla dalle inondazioni, dove si
svolgono diverse manifestazioni e dove i viennesi amano prendere il sole e fare
sport; c’è anche una piscina costruita sul Danubio … acqua, nell’acqua!
Un saluto e un abbraccio a tutti!
lunedì 6 agosto 2012
EUROPEAN TOUR 2012: VII GIORNO BERLINO - VIENNA
La mattina del viaggio verso Vienna, ci siamo alzati presto e siamo partiti con rinnovato entusiasmo ed ottimismo, tanto che al primo semaforo siamo rimasti a bocca aperta nel vedere, nell'aiuola spartitraffico, tre leprotti che saltellavano allegramente nel traffico di Berlino...roba da matti!Uscire da Berlino non è stato altrettanto semplice come quando siamo arrivati, abbiamo girato più di un'ora, ma alla fine, siamo riusciti ad imboccare la strada verso la Repubblica Ceca.
Il viaggio è stato abbastanza tranquillo e le strade sono piuttosto scorrevoli, anche in Repubblica Ceca; Praga l'abbiamo solo sfiorata purtroppo, ma il tempo a nostra disposizione era ormai agli sgoccioli e non avevamo abbastanza giorni per poter visitare anche questa splendida città...sarà per la prossima volta.
Ad un certo punto dobbiamo aver sbagliato strada (tanto per cambiare) perchè, arrivati in Austria, abbiamo fatto circa 100 km di strada provinciale, una bellissima strada panoramica, ma assolutamente lenta. La cosa divertente è stata la tappa inaspettata e molto curiosa che abbiamo fatto al confine tra Rep. Ceca e Austria: un parco divertimenti per bambini medioevale, con grandi draghi e cavalieri in armatura...è sbucato dal nulla, un attimo prima c'erano i campi coltivati e un attimo dopo è spuntato fuori un enorme dragone che segnalava il parco. Ci siamo fermati ed è stato surreale entrare nel negozio di souvenirs che vendeva praticamente solo alcolici e sigarette!
Il viaggio è stato abbastanza tranquillo e le strade sono piuttosto scorrevoli, anche in Repubblica Ceca; Praga l'abbiamo solo sfiorata purtroppo, ma il tempo a nostra disposizione era ormai agli sgoccioli e non avevamo abbastanza giorni per poter visitare anche questa splendida città...sarà per la prossima volta.
Ad un certo punto dobbiamo aver sbagliato strada (tanto per cambiare) perchè, arrivati in Austria, abbiamo fatto circa 100 km di strada provinciale, una bellissima strada panoramica, ma assolutamente lenta. La cosa divertente è stata la tappa inaspettata e molto curiosa che abbiamo fatto al confine tra Rep. Ceca e Austria: un parco divertimenti per bambini medioevale, con grandi draghi e cavalieri in armatura...è sbucato dal nulla, un attimo prima c'erano i campi coltivati e un attimo dopo è spuntato fuori un enorme dragone che segnalava il parco. Ci siamo fermati ed è stato surreale entrare nel negozio di souvenirs che vendeva praticamente solo alcolici e sigarette!
A metà pomeriggio circa, siamo finalmente arrivati a Vienna; anche questa volta trovare il nostro albergo non è stata cosa da poco, ma alla fine, ce l'abbiamo fatta. Abbiamo penato un po' con la prenotazione, perchè una giovane ragazza poco esperta, non riusciva a trovare il mio nome, ma alla fine ci hanno dato una camere molto confortevole e tutto si è risolto nel modo migliore.
Un saluto e un abbraccio a tutti!
giovedì 19 luglio 2012
EUROPEAN TOUR 2012: VI GIORNO BERLINO
Ovviamente a Berlino ci siamo fermati due giorni pieni perchè è una città enorme e soprattutto piena di cose da vedere; due giorni sono pochi, ma se si va velocemente e si vuole avere almeno un'idea della città, per me sono sufficienti.
La mattina abbiamo visitato la Fernsehturm ossia la torre della Tv di Berlino, alta 368 mt e dalla quale si può ammirare una vista mozzafiato della città, la torre si trova vicino ad Alexander Platz.
La maggior parte di questa giornata l'abbiamo poi dedicata all'incontro con un amico d'infanzia di Antonio che vive a Berlino da ormai 4 anni.
Confrontarsi con qualcuno che vive in una città straniera che stai visitando è emozionante e soprattutto istruttivo perchè ti mostra, nei suoi discorsi, una città diversa da quella che si vede sui depliants o dall'immagine che ti sei fatto tu in poche ore. Come mi sono resa conto quest'anno, fare i turisti e vivere in un paese straniero, sono due cose molto diverse.
Dario ci ha spiegato che Berlino è si la capitale della Germania, ma non è "ben vista" dai tedeschi in generale perchè troppo diversa. Questa sua natura poliedrica e cosmopolita la rende unica; il rigore e l'ordine tipico del popolo tedesco, qui non si avvertono.
Dopo aver pranzato e speso buona parte del pomeriggio con Dario , abbiamo deciso di concludere la giornata visitando il monumento all'olocausto...brividi e lascrime, ma assolutamente da vedere!
La mattina abbiamo visitato la Fernsehturm ossia la torre della Tv di Berlino, alta 368 mt e dalla quale si può ammirare una vista mozzafiato della città, la torre si trova vicino ad Alexander Platz.
La maggior parte di questa giornata l'abbiamo poi dedicata all'incontro con un amico d'infanzia di Antonio che vive a Berlino da ormai 4 anni.
Confrontarsi con qualcuno che vive in una città straniera che stai visitando è emozionante e soprattutto istruttivo perchè ti mostra, nei suoi discorsi, una città diversa da quella che si vede sui depliants o dall'immagine che ti sei fatto tu in poche ore. Come mi sono resa conto quest'anno, fare i turisti e vivere in un paese straniero, sono due cose molto diverse.
Dario ci ha spiegato che Berlino è si la capitale della Germania, ma non è "ben vista" dai tedeschi in generale perchè troppo diversa. Questa sua natura poliedrica e cosmopolita la rende unica; il rigore e l'ordine tipico del popolo tedesco, qui non si avvertono.
Dopo aver pranzato e speso buona parte del pomeriggio con Dario , abbiamo deciso di concludere la giornata visitando il monumento all'olocausto...brividi e lascrime, ma assolutamente da vedere!
Un sorriso e un abbraccio a tutti!
EUROPEAN TOUR 2012: V GIORNO BERLINO
Devo ammettere che svegliarmi a Berlino dopo l'orribile giornata che ho descritto nel post precedente, è stato splendido!
Gli uccellini cantavano e abbiamo fatto una colazione meravigliosamente buona nel bar di fronte all'albergo e, come ormai mi è già capitato diverse volte, sono rimasta colpita da quanto fanno bene i cappuccini all'estero!
Anche a Berlino abbiamo scelto la soluzione "hop on hop off" e siamo partiti subito facendo un primo giro dell'intera città (ovviamente mi riferisco ai punti di interesse principali) e poi ci siamo fermati a "checkpoint charlie" ossia il più famoso posto di blocco tra il quartiere ad occupazione russa e quello americano.
Antonio è un appassionato di storia e quindi la fermata era d'obbligo oltre al fatto che si trova in Friedrichstrasse, una via molto bella e famosa.
Lo stesso giorno abbiamo visto anche la porta di Brandeburgo, il Bunderstag ossia il Parlamento tedesco, anche se non all'interno perchè bisogna prenotare la visita alcuni giorni prima e noi non ne avevamo il tempo e il pezzo di "muro" che hanno conservato.
Per un solo giorno devo ammettere che abbiamo girato parecchio e visto molte cose, ma la vera sorpresa è stata quando siamo arrivati in Potsdammer Plaz; l'intera zona era stata chiusa al traffico e noi ci siamo trovati nel bel mezzo di un Gay Pride! In realtà non era un vero gay pride perchè abbiamo saputo che li hanno sospesi dopo gli incidenti mortali successi l'ultima volta, ma era una vera e propria sfilata di carri carichi di gay, lesbiche e trans...una cosa strepitosa!
Ci siamo divertiti moltissimo, abbiamo ballato e ammirato queste creature stupende e piene di gioia di vivere (erano anche "imbenzinate" per bene diciamola tutta); personalmente non ho riscosso molto successo, ma Antonio è stato oggetto quanto meno di occhiate languide e maliziose...in effetti lui era molto in imbarazzo, mentre io mi sono divertita tantissimo. Mi hanno regalato preservativi, lecca lecca e adesivi con scritte inequivocabili...che ridere!
Berlino è davvero una città diversa da tutte quelle che ho fin'ora visitato, bellissima e moderna, ma anche carica di una storia recente non troppo leggera. Piena di contraddizioni ma assolutamente "avanti" rispetto alla media delle città europee, per non parlare dell'Italia che rimane sempre più ferma e indietro rispetto al resto del mondo.
Voto Berlino: 8
Un sorriso e un abbraccio a tutti!
Gli uccellini cantavano e abbiamo fatto una colazione meravigliosamente buona nel bar di fronte all'albergo e, come ormai mi è già capitato diverse volte, sono rimasta colpita da quanto fanno bene i cappuccini all'estero!
Anche a Berlino abbiamo scelto la soluzione "hop on hop off" e siamo partiti subito facendo un primo giro dell'intera città (ovviamente mi riferisco ai punti di interesse principali) e poi ci siamo fermati a "checkpoint charlie" ossia il più famoso posto di blocco tra il quartiere ad occupazione russa e quello americano.
Antonio è un appassionato di storia e quindi la fermata era d'obbligo oltre al fatto che si trova in Friedrichstrasse, una via molto bella e famosa.
Per un solo giorno devo ammettere che abbiamo girato parecchio e visto molte cose, ma la vera sorpresa è stata quando siamo arrivati in Potsdammer Plaz; l'intera zona era stata chiusa al traffico e noi ci siamo trovati nel bel mezzo di un Gay Pride! In realtà non era un vero gay pride perchè abbiamo saputo che li hanno sospesi dopo gli incidenti mortali successi l'ultima volta, ma era una vera e propria sfilata di carri carichi di gay, lesbiche e trans...una cosa strepitosa!
Ci siamo divertiti moltissimo, abbiamo ballato e ammirato queste creature stupende e piene di gioia di vivere (erano anche "imbenzinate" per bene diciamola tutta); personalmente non ho riscosso molto successo, ma Antonio è stato oggetto quanto meno di occhiate languide e maliziose...in effetti lui era molto in imbarazzo, mentre io mi sono divertita tantissimo. Mi hanno regalato preservativi, lecca lecca e adesivi con scritte inequivocabili...che ridere!
Berlino è davvero una città diversa da tutte quelle che ho fin'ora visitato, bellissima e moderna, ma anche carica di una storia recente non troppo leggera. Piena di contraddizioni ma assolutamente "avanti" rispetto alla media delle città europee, per non parlare dell'Italia che rimane sempre più ferma e indietro rispetto al resto del mondo.
Voto Berlino: 8
Un sorriso e un abbraccio a tutti!
lunedì 9 luglio 2012
EUROPEAN TOUR 2012: IV GIORNO: COPENHAGEN - BERLINO
In realtà questo post avrei dovuto intitolarlo "una giornata un po' sfortunata"...
La mattina del IV giorno, siamo ripartiti alla volta di Berlino...avremmo dovuto accorgerci subito che non sarebbe stato un viaggio semplice, perchè è comiciata sotto un forte temporale.
Appena partiti ci siamo resi conto che il nostro navigatore era andato il tilt...segnava come posizione, Helsingor e poi Ferrara...ma eravamo ancora a Copenhagen. Come potete ben immaginare, è stata un'impresa anche solo uscire dalla città, perchè non avevamo la minima idea di come eravamo girati e i cartelli ovviamente sono in danese!
Dopo circa un'ora, siamo riusciti a imboccare la strada corretta in direzione Gedser per imbarcarci sul traghetto per Rostock in Germania...Antonio, che nelfrattempo si era un pochino innervosito, ha pensato bene di lanciare fuori dal finestrino il navigatore, mettendo fine alle sue e alle nostre sofferenze.
Appena arrivati alla biglietteria del traghetto, siamo stati informati che per quel giorno tutti i traghetti erano pieni e che avremmo potuto trovare posto solo il giorno successivo...peccato che avessimo già prenotato l'albergo a Berlino! Erano solo le 10 del mattino, quindi non potevamo davvero permetterci di perdere un intero giorno, così ci hanno indicato un altro imbarco a circa 70 KM di distanza; abbiamo girato la macchina e siamo ripartiti alla ricerca di Rodby. Ci stavamo ormai rilassando e avevamo ripreso a ridere e scherzare quando, durante il tragitto in autostrada, un sasso ha colpito il nostro parabrezza, creando un enorme "bozzo"...fortunatamente il vetro non si è crepato, ma il buco era grandicello. Ammetto che in quel frangente mi sono un pochino alterata, perchè, essendo mia la macchina, mi è sembrata una "sfiga" enorme. Ad un certo punto, mentre mio marito stava guidando, mi ha guardato e mi ha detto:" amore non arrabbiarti, ma si sono accese anche due spie gialle...no scusa, sono tre! e dopo poco ha aggiunto "si è rotto il servosterzo, ma non preoccuparti, il volante è solo più duro, ma la macchina funziona lo stesso e poi le spie sono gialle, non rosse!"
Non chiedetemi come, siamo arrivati alla biglietteria dei traghetti, ma per scrupolo Antonio ha pensato di spegnere e riaccendere la macchina, perchè era ormai evidente che avevamo dei problemi... la macchina è morta, non si è più riaccesa! A parte la figura di cacca perchè abbiamo dovuto far spostare le macchine dietro di no, mentre Antonio spingeva a mano la macchina fuori dalla fila, io sono corsa a cercare aiuto. Mi hanno indicato un'officina/concessionaria a circa 100 mt...indovinate chi ci ha salvato? ...un'officina FIAT!
Abbiamo poi scoperto che la Fiat ha una concessionaria in Danimarca e una in mezzo alla Svezia e basta...io ho una polo Wolswagen ovviamente!
Il capo meccanico ci ha detto che si era rotto l'alternatore, che ne avrebbe ordinato uno e che sarebbe arrivato nel pomeriggio. Abbiamo aspettato 5 ore nel piazzale dell'officina, pregando che sistemassero la macchina; finalmente un meccanico è uscito e ci ha tristemente informati che il pezzo, non essendo originale, non andava bene e quindi avremmo dovuto aspettare lunedì mattina (erano le 5 di venerdì pomeriggio). Antonio si è messo le mani nei capelli (quei pochi che gli rimangono) e io ho cominciato a ridere perchè mi sembrava di essere su candid camera; senza navigatore non sapevamo nemmeno dove eravamo esattamente, non sapevamo dove dormire e la macchina era piena come un uovo tra borse e valige...ci hanno visto talmente disperati, che i meccanici ci hanno sistemato la macchina prendendo i pezzi dell'alternatore nuovo e mettendoli su quello rotto...insomma, alla fine hanno fatto un miracolo!
Quando ci hanno salutato, il meccanico mi ha dato il depliant della "Bravo"...ma si può?!
Finalmente riusciamo ad imbarcarci sul traghetto e alle 7 di sera, a circa 200 Km più nord rispetto a Rostock, riprendiamo l'autostrada verso Berlino; alleggeriti di molto nelle tasche per il brutto scherzetto della macchina, con circa 6 ore di ritardo sulla tabella di marcia, con 430 km ancora da percorrere e con l'angoscia di rimanere ancora a piedi, riprendiamo il nostro viaggio, che nelfrattempo avevamo ribattezzato "il viaggio della speranza".
Il problema successivo è stato riuscire a trovare il nostro albergo senza navigatore, perchè io avevo solo il nome e l'indirizzo, ma nessuno strumento tecnologico in grado di darmi indicazioni. Inoltre, le indicazioni per i diversi quartieri di Berlino, cominicano circa 30 km prima rispetto all'entrata vera e propria in città, quindi la situazione era parecchio ingarbugliata. Fortunatamente Antonio aveva comprato (all'andata) una cartina della Germania e all'interno c'è un piccolo libercolo con le cartine delle principali città tedesche; non so nemmeno io come, sono riuscita a trovare la strada del nostro albergo e alle 22.30 circa siamo arrivati in Hotel.
Stremati da un viaggio interminabile e orrendamente sfortunato, pensavamo di aver finito le sfighe, ma non era così; mentre io sono andata in camera con le valige, Antonio ha portato la macchina nel parcheggio dell'albergo e mentre stava rientrando, non ha visto una vetrata, ci si è "fiondato" contro ed è rimbalzato a terra. Ha preso una gran botta al naso e alla fronte, tanto che me lo sono vista arrivare in camera sanguinante e piuttosto sconvolto. Appena l'ho visto ho pensato che me l'avessere picchiato!
Fortunatamente si è risolto tutto con un po' di ghiaccio, ma credo che quel giorno ci fossero delle congiunzioni astrali piuttosto negative nei nostri confronti.
Quello che abbiamo imparato da questa brutta esperienza è:
La mattina del IV giorno, siamo ripartiti alla volta di Berlino...avremmo dovuto accorgerci subito che non sarebbe stato un viaggio semplice, perchè è comiciata sotto un forte temporale.
Appena partiti ci siamo resi conto che il nostro navigatore era andato il tilt...segnava come posizione, Helsingor e poi Ferrara...ma eravamo ancora a Copenhagen. Come potete ben immaginare, è stata un'impresa anche solo uscire dalla città, perchè non avevamo la minima idea di come eravamo girati e i cartelli ovviamente sono in danese!
Dopo circa un'ora, siamo riusciti a imboccare la strada corretta in direzione Gedser per imbarcarci sul traghetto per Rostock in Germania...Antonio, che nelfrattempo si era un pochino innervosito, ha pensato bene di lanciare fuori dal finestrino il navigatore, mettendo fine alle sue e alle nostre sofferenze.
Appena arrivati alla biglietteria del traghetto, siamo stati informati che per quel giorno tutti i traghetti erano pieni e che avremmo potuto trovare posto solo il giorno successivo...peccato che avessimo già prenotato l'albergo a Berlino! Erano solo le 10 del mattino, quindi non potevamo davvero permetterci di perdere un intero giorno, così ci hanno indicato un altro imbarco a circa 70 KM di distanza; abbiamo girato la macchina e siamo ripartiti alla ricerca di Rodby. Ci stavamo ormai rilassando e avevamo ripreso a ridere e scherzare quando, durante il tragitto in autostrada, un sasso ha colpito il nostro parabrezza, creando un enorme "bozzo"...fortunatamente il vetro non si è crepato, ma il buco era grandicello. Ammetto che in quel frangente mi sono un pochino alterata, perchè, essendo mia la macchina, mi è sembrata una "sfiga" enorme. Ad un certo punto, mentre mio marito stava guidando, mi ha guardato e mi ha detto:" amore non arrabbiarti, ma si sono accese anche due spie gialle...no scusa, sono tre! e dopo poco ha aggiunto "si è rotto il servosterzo, ma non preoccuparti, il volante è solo più duro, ma la macchina funziona lo stesso e poi le spie sono gialle, non rosse!"
Non chiedetemi come, siamo arrivati alla biglietteria dei traghetti, ma per scrupolo Antonio ha pensato di spegnere e riaccendere la macchina, perchè era ormai evidente che avevamo dei problemi... la macchina è morta, non si è più riaccesa! A parte la figura di cacca perchè abbiamo dovuto far spostare le macchine dietro di no, mentre Antonio spingeva a mano la macchina fuori dalla fila, io sono corsa a cercare aiuto. Mi hanno indicato un'officina/concessionaria a circa 100 mt...indovinate chi ci ha salvato? ...un'officina FIAT!
Abbiamo poi scoperto che la Fiat ha una concessionaria in Danimarca e una in mezzo alla Svezia e basta...io ho una polo Wolswagen ovviamente!
Il capo meccanico ci ha detto che si era rotto l'alternatore, che ne avrebbe ordinato uno e che sarebbe arrivato nel pomeriggio. Abbiamo aspettato 5 ore nel piazzale dell'officina, pregando che sistemassero la macchina; finalmente un meccanico è uscito e ci ha tristemente informati che il pezzo, non essendo originale, non andava bene e quindi avremmo dovuto aspettare lunedì mattina (erano le 5 di venerdì pomeriggio). Antonio si è messo le mani nei capelli (quei pochi che gli rimangono) e io ho cominciato a ridere perchè mi sembrava di essere su candid camera; senza navigatore non sapevamo nemmeno dove eravamo esattamente, non sapevamo dove dormire e la macchina era piena come un uovo tra borse e valige...ci hanno visto talmente disperati, che i meccanici ci hanno sistemato la macchina prendendo i pezzi dell'alternatore nuovo e mettendoli su quello rotto...insomma, alla fine hanno fatto un miracolo!
Quando ci hanno salutato, il meccanico mi ha dato il depliant della "Bravo"...ma si può?!
Finalmente riusciamo ad imbarcarci sul traghetto e alle 7 di sera, a circa 200 Km più nord rispetto a Rostock, riprendiamo l'autostrada verso Berlino; alleggeriti di molto nelle tasche per il brutto scherzetto della macchina, con circa 6 ore di ritardo sulla tabella di marcia, con 430 km ancora da percorrere e con l'angoscia di rimanere ancora a piedi, riprendiamo il nostro viaggio, che nelfrattempo avevamo ribattezzato "il viaggio della speranza".
Il problema successivo è stato riuscire a trovare il nostro albergo senza navigatore, perchè io avevo solo il nome e l'indirizzo, ma nessuno strumento tecnologico in grado di darmi indicazioni. Inoltre, le indicazioni per i diversi quartieri di Berlino, cominicano circa 30 km prima rispetto all'entrata vera e propria in città, quindi la situazione era parecchio ingarbugliata. Fortunatamente Antonio aveva comprato (all'andata) una cartina della Germania e all'interno c'è un piccolo libercolo con le cartine delle principali città tedesche; non so nemmeno io come, sono riuscita a trovare la strada del nostro albergo e alle 22.30 circa siamo arrivati in Hotel.
Stremati da un viaggio interminabile e orrendamente sfortunato, pensavamo di aver finito le sfighe, ma non era così; mentre io sono andata in camera con le valige, Antonio ha portato la macchina nel parcheggio dell'albergo e mentre stava rientrando, non ha visto una vetrata, ci si è "fiondato" contro ed è rimbalzato a terra. Ha preso una gran botta al naso e alla fronte, tanto che me lo sono vista arrivare in camera sanguinante e piuttosto sconvolto. Appena l'ho visto ho pensato che me l'avessere picchiato!
Fortunatamente si è risolto tutto con un po' di ghiaccio, ma credo che quel giorno ci fossero delle congiunzioni astrali piuttosto negative nei nostri confronti.
Quello che abbiamo imparato da questa brutta esperienza è:
- Mai pensare negativo perchè attiri ancora più disastri
- Se pensi che la tua giornata abbia avuto sufficienti sfighe...sbagli perchè può sempre peggiorare
- mai fidarsi dei navigatori satallitari, o almeno, come dice mio suocero, averne almeno due così se ne ha uno di scorta...io aggiungerei che è sempre bene avere delle buone vecchie cartine stradali.
- fare una buona polizza cristalli
- anche se stremati, fare attenzione alle porte a vetri...da qualche parte c'è sicuramente una maniglia!
- Anche le pessime giornate, hanno una fine
- Non perdere mai il sorriso, perchè c'è rimedio a tutto
EUROPEAN TOUR 2012: II E III GIORNO HELSINGOR-COPENHAGEN
Il secondo giorno del nostro tour abbiamo raggiunto Copenhagen...una città semplicemente meravigliosa!
Premetto che avendo a disposizione solo pochi giorni, a volte sono poche ore per visitare le diverse città, abbiamo deciso di usare un servizio turistico chiamato "Hop on Hop off". Tale servizio offre la possibilità di fare un tour guidato dei principali monumenti o palazzi presenti nelle varie città; ci si muove in pullman e a volte, la guida è audio (c'è anche in italiano) altre volte invece c'è una guida in carne ed ossa che parla, oltre alla lingua del paese che si sta visitando, anche l'inglese.
Il servizio è molto valido anche perchè fa diverse fermate e se vi interessa visitare più approfonditamente un museo, un palazzo oppure semplicemente volete fare un giro a piedi, potete scendere e risalire sul pullman successivo.
In questo modo siamo riusciti a farci un'idea precisa di ogni città che abbiamo visitato.
Copenhagen non è una capitale enorme, anzi direi che è piuttosto "a misura d'uomo", è molto pulita e organizzatissima....insomma è la città ideale dove vivere.
Ovviamente siamo andati a vedere la famosa "sirenetta"; nella fiaba originale di Hans Christian Andersen, la Sirenetta non fa una bella fine, perchè non sposa il principe e si dissolve nella schiuma del mare, ma la sua storia è comunque una delle più belle e la statua, pur essendo piccola e di bronzo, mi ha emozionato (sono una sentimentalona).
Dopo la Sirenetta abbiamo fatto un giro della città e siamo andati a vedere il quartiere più famoso, Nyhavn, che letteralmente significa "porto nuovo", ma che fino a pochi anni fa corrispondeva ad uno dei quartieri più malfamati di Copenhagen perchè ci abitavano i marinai, le prostitute etc.
Oggi Nyhavn è conosciuto soprattutto per i suoi palazzi colorati, i suoi localini alla moda e per la bella gente che si incontra.
La Danimarca, e Copenhagen in particolare, sono famose per la fabbrica dei Lego e noi ovviamente abbiamo visitato uno dei negozi della Lego presenti in città...per chi ama questi piccoli mattoncini colorati, è uno spettacolo incredibile; viene riprodotto tutto, persino i monumenti più famosi del mondo e ovviamente anche il quartiere che vi ho appena descritto, Nyhavn!
Premetto che avendo a disposizione solo pochi giorni, a volte sono poche ore per visitare le diverse città, abbiamo deciso di usare un servizio turistico chiamato "Hop on Hop off". Tale servizio offre la possibilità di fare un tour guidato dei principali monumenti o palazzi presenti nelle varie città; ci si muove in pullman e a volte, la guida è audio (c'è anche in italiano) altre volte invece c'è una guida in carne ed ossa che parla, oltre alla lingua del paese che si sta visitando, anche l'inglese.
Il servizio è molto valido anche perchè fa diverse fermate e se vi interessa visitare più approfonditamente un museo, un palazzo oppure semplicemente volete fare un giro a piedi, potete scendere e risalire sul pullman successivo.
In questo modo siamo riusciti a farci un'idea precisa di ogni città che abbiamo visitato.
Copenhagen non è una capitale enorme, anzi direi che è piuttosto "a misura d'uomo", è molto pulita e organizzatissima....insomma è la città ideale dove vivere.
Ovviamente siamo andati a vedere la famosa "sirenetta"; nella fiaba originale di Hans Christian Andersen, la Sirenetta non fa una bella fine, perchè non sposa il principe e si dissolve nella schiuma del mare, ma la sua storia è comunque una delle più belle e la statua, pur essendo piccola e di bronzo, mi ha emozionato (sono una sentimentalona).
Dopo la Sirenetta abbiamo fatto un giro della città e siamo andati a vedere il quartiere più famoso, Nyhavn, che letteralmente significa "porto nuovo", ma che fino a pochi anni fa corrispondeva ad uno dei quartieri più malfamati di Copenhagen perchè ci abitavano i marinai, le prostitute etc.
Oggi Nyhavn è conosciuto soprattutto per i suoi palazzi colorati, i suoi localini alla moda e per la bella gente che si incontra.
La Danimarca, e Copenhagen in particolare, sono famose per la fabbrica dei Lego e noi ovviamente abbiamo visitato uno dei negozi della Lego presenti in città...per chi ama questi piccoli mattoncini colorati, è uno spettacolo incredibile; viene riprodotto tutto, persino i monumenti più famosi del mondo e ovviamente anche il quartiere che vi ho appena descritto, Nyhavn!
Questa splendida città si merita un bel "9" per me.
Un sorriso e un abbraccio a tutti!
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