mercoledì 25 gennaio 2012

VARIE... ED EVENTUALI...

Devo ammettere che ogni tanto, quando vedo/vediamo qualche cosa di veramente "strano" o diverso per noi, io e Bons lo fotografiamo!
Ecco alcuni esempi:

calzini di ogni genere
In Svezia non ci sono (almeno noi non le abbiamo trovate) calze lunghe da uomo....solo i calzini corti!








mutande da donna su manichino maschile
 Nel reparto maschile di un negozio, abbiamo visto esposte delle mutande con pizzo (per me da donna) che però erano indossate dal manichino maschile (ha gli attributi!)...avevo letto che gli svedesi erano "gay friendly", ma non pensavo che ci fosse tanto liberalismo.






carrellini per la spesa...spopolano!
 Questa è un'esposizione dei carrellini per la spesa; in Svezia sono molto diffusi...mia nonna li usava negli anni '70/80!!...anche il motivo optical a fiori è di quel periodo direi...
 reparto maionesi: ce ne sono di tutti i gusti...pesce, carne, verdura...
 reparto wurstel...i banconi di solito sono almeno due o tre
salsicciotti con peperoncino...da sgranocchiare per strada forse?








Un sorriso e un abbraccio a tutti!

LA NEVE...COMINCIO AD ODIARE LA NEVE!

L'abbiamo chiamata, l'abbiamo desiderata, l'abbiamo sognata ed infine è arrivata la NEVE!
Ha cominciato a nevicare domenica sera...lunedì ci siamo svegliati con un bel po' di neve per terra; ha ripreso lunedì sera (solitamente nevica alla notte e dopo pranzo) ieri e anche oggi, con i risultato che il paesaggio ormai è completamente cambiato, è tutto bianco; le strade non vengono totalmente pulite, ma viene sparso sopra una specie di terriccio, misto a ghiaia (niente sale, è vietato!).
Con la macchina, pur avendo solo le gomme termiche, si riesce ancora a girare bene, nessun problema, basta andare piano ( ma tanto in alcuni punti ci sono i 30 Km/h); a piedi si gira bene, ma quasi tutti usano i ramponi sotto le scarpe....e io ho finalmente sfoggiato i miei scarponcini chiodati!


Bella la neve certo, il rovescio della medaglia però è che bisogna tenere pulito davanti a casa (il Comune pulisce le strade principali, ma i vialetti privati e le strade private no) ed è una condizione obbligatoria...bisogna pure pulire davanti alla cassetta della posta perchè altrimenti il postino non consegna.
Provate ad immaginare chi ha vinto il compito di spalare la neve davanti a casa? ...Già, Antonio non può certo pulire alle 6 della mattina quando va al lavoro e non può certo pulire alle 6 di sera quando rientra, perchè il postino è già passato e cmq ha già ripreso a nevicare!
Ebbene si, tutte le mattine pulisco il vialetto di casa e quella stramaledetta buchetta delle lettere (anche se noi non riceviamo niente, ma i padroni di casa hanno posta tutti i giorni!) e ogni pomeriggio i miei sforzi vengono vanificati dalla nuova nevicata. Ogni mattina mi sento come in quel film con Bill Murray "il giorno della marmotta" (credo fosse il titolo del film) in cui lui ogni giorno si sveglia e rivive esattamente il giorno appena passato...un incubo!

attrezzatura per pulire
vialetto incriminato

La prima sera ero talmente stanca che Antonio mi ha praticamente raccolto col cucchiaino...avevo male ovunque, anche in posti dove non pensavo ci fossero dei muscoli (li abbiamo ovunque vi assicuro).
Ovviamente sono pure caduta...si perchè mentre pulivo, pur avendo gli scarponcini chiodati, sono scivolata e ho sbattuto il mio regale sedere...la botta è stata attutita, oltre che dalle mie belle chiappe tornite, anche dalla macchina fotografica che molto intelligentemente mi ero infilata nella tasca posteriore dei pantaloni...la macchina si è rotta ovviamente!
Ma se dico che comincio ad odiare la neve, secondo voi verrò oltremodo punita?

Un sorriso e un abbraccio a tutti
snowman!
pupazzo fatto con la prima neve, ora è sparito!

IL GATTILE DI NYNASHAMN...UN HOTEL A 5 STELLE!

La scorsa settimana ho iniziato la mia avventura come volontaria al gattile di Nynashamn e devo subito dire che, oltre ad essere stata un'idea geniale (modestia a parte), è un'esperienza assolutamente unica, da provare...gratificante ed energizzante!
Più che un gattile, io lo definirei un albergo a 5 stelle in miniatura; innanzitutto i gatti presenti attualmente sono 6 (2 in quarantena, 3 da adottare e 1 a pensione) e ne dovrebbero arrivare altri due (cucciolotti) nel giro di qualche giorno.
Ora, per me è la prima esperienza in un gattile, ma avevo il sospetto che nei gattili in Italia, il numero dei gatti presenti fosse diverso da 6 e la conferma mi è arrivata l'altra sera parlando con lo zio di Antonio che fa il veterinario e mi ha detto che nel gattile con il quale collabora i gatti sono circa 150!
Il gattile è una specie di container o piccola struttura prefabbricata dove all'interno c'è una stanza con bagno per gli esseri umani, una parte con i box dei gatti da adottare o che vengono portati lì in pensione (a pagamento naturalmente), una parte separata con un box per gli animali malati (tipo infermeria) e un'altra stanza con 2 box per gli animali in quarantena, quelli cioè  appena arrivati, che devono essere ancora vaccinati ed eventualmente sterilizzati.
Per le prime volte sono affiancata ad un'altra volontaria, Lena, una persona davvero squisita che, oltre ad avere un'età inferiore ai 50 anni, è anche l'unica che parla inglese.
Lena è una donna enorme (ok, rispetto a me, la maggior parte delle donne svedesi sono grandi, non solo in altezza), ma lei è davvero enorme...non è grassa intendiamoci, ma io la vedo altissima rispetto a me...in effetti, a ben pensarci, mi sento un po' come Puffetta in quella struttura!
E' una donna allegra e molto simpatica...giusto l'altro giorno abbiamo riso come delle matte perchè, per raccimolare un po' di soldi, l'associazione mette in vendita alcuni oggetti...ORRIBILI!! Alla fine le ho detto che avrei comprato volentieri qualche cosa di tipicamente svedese, ma non siamo riuscite a trovarne una!
Parlando ho scoperto che ha 3 gatti, è diabetica (si è sparato l'insulina davanti a me) e che suo marito lavora con e/o per le macchine (non ho capito bene); lunedì mattina è venuta a lavorare in bicicletta sotto la neve e con 10 cm di neve per terra...hanno anche le gomme della bicicletta chiodate!! ...sti svedesi mi piacciono sempre di più...sta a vedere che battono pure noi ferraresi con le bici!!
Le ho detto che anche io ho una gatta...Penelope...non capiva il nome (vi spiego meglio la difficoltà dei nostri nomi per gli svedesi: lei mi chiama Maria e i nostri padroni di casa mi chiamano Lizzzzia...tornata in Italia avrò uno sdoppiamento della personalità!)...così le ho spiegato che il nome era come quello della moglie di Ulisse nell'Odissea....IL VUOTO TOTALE!
Altra cosa che noi diamo per scontato è la storia, la nostra storia, i Greci, i Romani...per loro sono storie semi sconosciute, probabilente come per noi la storia di Odino e gli altri Dei nordici.
Ecco le foto di alcuni gattoni...


MATTI: maschietto dolcissimo ed intraprendente; quando sale sul tavolo ti da i bacini e si struscia per le coccole


KISSA: femmina riservata ma molto affettuosa; quando l'accarezzo mi lecca le mani.

 LOKRIS: sembra una pantera...è bellissimo quanto terrorizzato; ha paura di tutto ma appena lo accarezzi fa le fusa e si rilassa
TEPPI: è il gatto in pensione; aspetta il ritorno dalle ferie dei suoi padroni
Mancano le foto dei gatti in quarantena, ma le posterò presto.

Un sorriso e un abbraccio a tutti

lunedì 16 gennaio 2012

PET THERAPY

Ammettiamolo pure...la mia gatta mi manca da morire!

Nonostante sia una gatta poco affettuosa e anche un po' "stronza", non averla che gira per casa, non poterla accarezzare e non poterle parlare (io parlo con la mia gatta e non me ne vergogno) mi manca da morire. Non ho potuto portarla con me perchè la veterinaria mi ha detto che, essendo solo per pochi mesi, la Penny sarebbe stata meglio a casa con i miei e così ho fatto...inoltre non avrei potuto tenerla in questa casa perchè Janice odia i gatti e dice che, a quelli che abitano di fronte a noi, d'estate tira le secchiate d'acqua!

Ho provato a colmare questo vuoto coccolando i gattoni dei vicini che sono spudoratamente in cerca di coccole e attenzioni, ma non mi bastava, così ho cominciato a divulgare su Facebook gli annunci degli animali bisognosi di cure (ai miei contatti di fb ricordo che esiste una rotellina nel mouse che permette di scorrere velocemente se non siete interessati, quindi non ditemi, come fa Antonio, che ho "rotto le palle" perchè almeno sulla mia pagina di fb spero di avere ancora la libertà di pubblicare ciò che voglio).
Come spesso succede, anche questo non mi bastava, avevo bisogno di fare altro, di rendermi utile e per colmare la mia necessità di pet therapy, ho cercato un gattile a Nynashamn dove poter fare un po' di volontariato.
Vi assicuro che non è niente di eccezionale e niente per cui valga la pena di dirmi "Brava!" perchè è solo un atto egoistico e pratico...avevo bisogno di stare con i gatti, ma non posso tenerne uno in casa, così ho scelto di andare io da loro; inoltre cominciavo un po' ad annoiarmi (io non riesco a stare ferma molto tempo e devo poter fare qualche cosa) e ho pensato che la lingua dei gatti mi è incomprensibile sia in Italia che in Svezia!
Come ultima motivazione potrei dire che spero di conoscere qualche altro svedese e che la passione per questi animali ci possa far trovare un terreno neutro, senza distinzioni di lingua e carta di identità...vedremo.
Ieri pomeriggio ho costretto Bons ad accompagnarmi al gattile in questione; avevo mandato delle mail di richiesta informazioni durante la settimana ma nessuno mi aveva risposto, così, dato che quando voglio sono "leggera" ho pensato di presentarmi di persona. Il motivo per cui non mi hanno risposto alle mail è perchè poche parlano inglese (il gattile è gestito da un gruppo di anziane signore svedesi amanti dei gatti...ieri pomeriggio mancavano le carte da gioco sul tavolo e le tazze del thè per sembrare in pieno un quadro di fine ottocento); più che un gattile sembra una pensione per gatti...ogni gatto è in un box pulito, con lettiera, lettino e giochi/tiragraffi.
Mercoledì mattina alle 8:00 comincerò questa nuova avventura e sono sicura che scriverò presto anche di questo.
"Complicarsi" un po' la vita e trovare nuovi stimoli fa crescere e fa bene all'umore!

Un sorriso e un abbraccio a tutti.

TAGLIARE I CAPELLI è UNO SPORT PERICOLOSO...

Sabato pomeriggio Bons mi ha chiesto di tagliargli i capelli con la  macchinetta (quella per cui ci hanno chiesto il passaporto per capirci) e dato che ormai aveva raggiunto una lunghezza di qualche mm ho acconsentito volentieri, non mi piacciono i "capelloni"!

Avevamo già provato un'altra volta, con risultati ottimi direi, quindi ero abbastanza tranquilla...per sicurezza faccio sempre regolare a lui la macchina, in modo da non avere alcuna responsabilità per eventuali danni...e meno male! Ovviamente questa volta ha regolato la macchinetta troppo bassa e il risultato (giuro che ho fatto del mio meglio, ma non sono mica una parrucchiera!) è stato...bhè, diciamo non quello desiderato...Antonio dice che sembra un deportato di Auschwitz (con tutto il rispetto ovviamente).
Poco male comunque, come dice sempre la mia mamma:"capelli e guai non mancan mai!"...diciamo come regola base va bene, ma molti uomini potrebbero dissentire...

Tagliare  i capelli è uno sport pericoloso e adesso ne sono davvero convinta...oltre ad aver arrecato un danno di immagine a Bons, a me ha portato un danno fisico. Domenica mattina mi sono svegliata con un prurito e un bruciore davvero fastidiosi all'occhio destro e dopo varie consultazioni (io dicevo no e Antonio diceva si) siamo andati alla clinica oculistica di Stoccolma per farmi dare "un'occhiata"!
Iniziamo subito col dire che siamo entrati, abbiamo preso il numero e dopo due minuti di orologio siamo stati accolti da una ragazza che mi ha fatto le prime domande. Abbiamo appreso che la visita sarebbe costata circa € 45,00  perchè ovviamente ... non ho il numero svedese (è un incubo ormai), ma abbiamo deciso che ne valeva la pena. Dopo altri due minuti la Dott.ssa mi ha chiamata per la visita.
Ha iniziato con alcune domande e poi mi ha fatto l'esame della vista...sono partita malissimo perchè mi aveva chiesto se ci vedo bene abitualmente e io le ho risposto di si, ma appena mi ha detto di leggere le lettere, a momenti le chiedevo :"quali lettere?"...vabbè per farla breve mi ha tolto due "cosine" dall'occhio, che presumibilente erano i capelli di mio marito e mi ha detto di comprare una crema...la cosa buffa è che hanno già i bigliettini prestampati con il nome dei farmaci! Mi ha anche detto che se fossi tornata lunedì avrei potuto fare richiesta per riavere i soldi della visita, in quanto straniera, ma non abitando a Stoccolma non ci sembrava fattibile.

A parte il disagio dell'occhio, questa è stata una piccola avventura molto utile per capire come funzionano le cose in Svezia dal punto di vista sanitario (o almeno in parte)...uno non ci pensa mai, ma in fondo se uno sta male sa cosa deve fare in un paese straniero?

Un sorriso e un abbraccio a tutti.

venerdì 13 gennaio 2012

COME "LORO" CI VEDONO...PERCHE' NOI GLIELO MOSTRIAMO COSì!

Ogni tanto, circa una volta a settimana, Janice viene a trovarmi per fare due chiacchiere e per bere un buon caffè; mi piacciono i nostri incontri perchè posso fare pratica con l'inglese (farsi capire non significa saper parlare una lingua straniera!) e perchè mi sembra di avere una sorta di "amicizia" svedese.
La settimana scorsa le ho dato i nostri regali di Natale che ho portato dall'Italia: una moka per il caffè italiano, che lei adora, e un vassoio con un dipinto del castello di Ferrara. Ho evitato di infierire (come aveva suggerito mia madre) dicendole che quando loro dormivano ancora nelle capanne di legno e pelliccia, noi costruivamo cattedrali e castelli meravigliosi, perchè, almeno di questo, sono consapevoli, ma le ho insegnato a preparare un buon caffè...speriamo che abbia capito e che si ricordi l'acqua!

Questa settimana invece abbiamo parlato di molte cose e ho scoperto una cosa terrificante: in Svezia è molto famoso ed è anche molto apprezzato un programma sulla cucina italiana; niente di nuovo o particolare se non fosse che me ne ha fatto vedere uno spezzone sul pc e io sono rimasta scioccata!
Nel programma ci sono due uomini di mezza età che girano l'Italia mangiando e, credo, anche preparando i piatti tipici delle varie regioni/città...il problema è che questi uomini incarnano e mettono in scena tutti gli stereotipi sugli italiani: si fermano a mangiare grappoli d'uva nelle vigne (ma chi lo fa veramente??), vanno in chiesa a pregare e a seguire la messa, con il tipico "pretino" di campagna e i chierichetti...fanno i "piacioni" con tutte le sottane che incrociano.
Ad un certo punto mi sono messa le mani nei capelli e le ho dovuto dire che "noi viviamo esattamente come loro"...ma ci pensate? Dover dire che non siamo delle "macchiette", ma persone comuni che fanno vite normalissime come in tutti i paesi del mondo, è stato illuminante...adesso capisco quello che mi ha detto qualcuno una volta e cioè che "tutti gli stranieri vorrebbero passare le loro vacanze in Italia ma nessuno ci vorrebbe davvero vivere".

Un sorriso e un abbraccio a tutti.

L'ARTE DI SAPERSI VENDERE BENE

Questa settimana sono rimasta indietro con il blog, ma solo perchè io e Bons siamo rimasti in casa lo scorso week-end in quanto reduci da raffreddori/influenza e quindi non abbiamo fatto la nostra consueta gita domenicale.

Il rimanere chiusa in casa mi ha fatto comunque riflettere su alcune cose, come per esempio la capacità di alcune persone di "vendere" il proprio prodotto in maniera eccelsa...mi spiego meglio:
Rita, la signora italiana settantenne che abita vicino a noi, nonchè unica italiana che ho conosciuto, ha questa grandissima dote. Qualunque cosa lei o il marito facciano, è sempre la più straordinaria, qualunque prodotto lei acquisti al supermercato è sempre il migliore e quello che io devo assolutamente provare.
Come cavolo fa a trovare sempre i prodotti migliori? E' vero che lei e il marito si sono spostati in vari paesi per oltre trent'anni, ma come fa ad individuare il detersivo per lavastoviglie che lascia un profumo paradisiaco dopo ogni lavaggio? Un sapone per le mani che non secca la pelle, ma che al contrario te le idrata e fra poco te le lacca pure?
Io ammetto che sono una neofita della vita della moglie (prima di tutto) e soprattutto della moglie emigrante, ma non credo di essere poi una sprovveduta totale, eppure, a sentire certe persone, tu non sei mai in grado di comprare o fare le cose giuste!

Adoro e devo aggiungere che ammiro queste persone in grado di "vendersi" così bene; credo che questa loro immensa capacità sia dovuta all'entusiasmo che mettono in quello che fanno e a come lo raccontano e questo non è da tutti.

Per contro io sono una persona "semplice", che cerca di trovare, prima di tutto, il detersivo che va bene per la lavastoviglie, cercando di non scambiarlo con quello per la lavatrice, alla quale (almeno per ora) vanno bene tutti i saponi per le mani, perchè la crema idratante e lo smalto me li sono portati dall'Italia, insieme ad una bella fornitura di parmigiano, caffè, tortellini e cibarie varie ;-)

Un sorriso e un abbraccio a tutti

giovedì 5 gennaio 2012

TI VENGO A PRENDERE E TI PORTO...

Questa mattina Roland è passato a prendermi e mi ha portato a visitare, in anteprima, la nuova palestra Friskis & Svettis!
Letteralmente significa: sani e sudati ed è una catena di palestre svedesi molto conosciute basate sulla collaborazioni di volontari.
Un omino molto gentile (finalmente ne ho trovato uno!) mi ha accompagnato a visitare tutta la palestra; apriranno il 14 Gennaio, quindi stanno ancora terminando di sistemare il tutto, ma vi assicuro che palestre così a Ferrara ce le sognamo!
Prima cosa gli abbonamenti sono annuali o semestrali e costano una cavolata....per 6 mesi di abbonamento, con libero accesso alla sala pesi (immensa e completa dei più moderni macchinari), più l'accesso ad ogni tipo di corso, costa solo € 150,00!
Saranno presenti istruttori e supervisori, gli spogliatoi sono immensi, con docce enormi e con la sauna; come sempre hanno spazi per i bambini e spazi ricreativi con la possibilità di bere (gratis) e riposarsi.
Le sale fitness hanno il pavimento leggermente soffice, in modo da risultare più piacevole (ovviamente non sono adatte a sport con la palla, ma tanto non sono previsti). Gli impianti audio sono studiati in modo da diffondere la musica in maniera perfetta.

L'omino (lo chiamo così perchè non ricordo il nome), amico di Roland mi ha spiegato che molte associazioni, tra cui questa palestra, si servono di volontari per gestirsi; ovviamente ho fatto subito il parallellismo con l'Italia e mi sono "vergognata"; in Svezia hanno un forte senso di appartenenza alla comunità e alla patria e si prodigano in molti modi per sostenersi. In Italia ormai, siamo talmente abituati a "difenderci" dalla truffa del vicino, che pensiamo solo a noi stessi e ce ne freghiamo totalmente della comunità in cui viviamo.
La paura ci sta avvelenando l'anima, ma come si fa anche solo a pensare di essere i primi a cambiare questo modo di pensare? Sapere in partenza che perderai, non è il miglior incentivo!

...eppure occorre cambiare qualche cosa nel nostro modo di pensare e di agire...al più presto!

Un sorriso e un abbraccio a tutti

VACANZE FINITE

Eccoci di nuovo in Svezia...siamo tornati il 02 Gennaio!
Faccio ancora fatica a capire come mai per un viaggio che dura solo poco più di 2 ore di aereo, si debba stare in giro 12 ore!! La Svezia è collegata malissimo (durante l'inverno) con l'Italia; si parte solo da Bergamo (2 ore circa da Ferrara) e si arriva a Skavsta (150 km da Nynashamn)...morale della favola, ci siamo alzati alle 4.30 del mattino e siamo arrivati a casa a Nynasham alle 16:00.

Tornare a casa dopo due mesi è stato bellissimo e, allo stesso tempo, stressantissimo! Tolte le festività classiche che abbiamo passato con i parenti, la restante settimana abbiamo cercato di vedere più amici possibile, quindi abbiamo occupato praticamente ogni pranzo e ogni cena. Il risultato è stato un aumento sconsiderato di peso e tanta stanchezza, che si sono tradotti in malesseri sia per me che per Antonio...tornare a casa ci ha fatto male!!

Scherzi a parte, vivere all'estero ti fa vedere molte cose sotto una luce diversa, non dico migliore, ma sicuramente nuova.
 Gli "amici" sono un esempio perfetto; mi spiego meglio: molte persone, prima del nostro rientro si sono "sprecate" nello spendere parole di affetto e di nostalgia nei nostri confronti, ma poi, una volta arrivati in Italia, non hanno fatto niente per vederci o sentirci. Alcune poi, sollecitate da noi, hanno avuto il coraggio di dire che non avevano tempo!
Ora, io non discuto sul "non avere tempo" perchè per tutti il tempo è merce rara e preziosa, quello che non condivido è la poca intelligenza nel non capire che NOI avevamo solo una settimana in Italia!
Sarò presuntuosa nel dire che, per una volta, dovevano essere gli "altri" ad adeguarsi a noi e non viceversa, ma forse, la lettura migliore è la mancanza di vera volontà nel vederci.

Riassumendo, le coclusioni sono:
nella vita si hanno molte conoscenze, più o meno superficiali, tante "amicizie" temporanee e pochissimi amici veri.
La vita cambia in ogni istante, per tutti; a volte segue le strade che desideriamo, altre invece ci sorprende con cambi di direzione inaspettati e spesso sconvolgenti, ma lo fa con tutti, è questo quello che ci accomuna. Gli amici veri ti accettano e ti stanno vicini in ogni cambio di direzione, senza giudicare, ma solo accettandoti per quello che sei e che diventerai...e tu farai lo stesso con loro!

Un sorriso e un abbraccio a tutti